La storia insegna che tutto questo è già accaduto.
Paura, pestilenze, crisi, costrizioni, povertà e panico. Ed anche, movimento, rinnovo, cambiamento, prese di coscienze, prese di posizioni, rivoluzioni.
I libri e le storie vengono scritte per non dimenticare, per aiutarci a ricordare e migliorare.
“Solo quando ad ogni uomo sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci.” AUSCHWITZ
La crisi porta sempre un cambiamento, tutti in qualche modo ne siamo consapevoli, persino tu.
Capisci che la natura sta dando dei segnali, ci invita a trattarla meglio e riscoprirla. Capisci che la società ci sta dando dei segnali, necessitiamo di cambiamenti nello stile di vita, della nostra salute, nella gestione della nostra giornata per dedicarci più tempo; ma anche abbiamo bisogno di leggi e di norme nuove per poterci muovere.
Capisci che la comunicazione e la relazione con l’altro è importante, che stare coesi è vitale e che è necessario unirci tanto quanto ci siamo divisi in questa nuova era digitale.
Scoprire e riscoprire ambienti, natura, modi di vivere, territorio, comunicazione e coalizione.
Ma lo stai facendo veramente???
L’esempio si dà coi fatti e non le parole. Non è solo un detto, è un fatto! La comunicazione per lo più è non verbale, ed è da questa che si impara.
Impariamo dai fatti.
Nella storia, crisi, carestie e dittature non vengono dimenticate perché? Per lo più perché la rabbia, l’ipocrisia e molte altre emozioni che vanno in contrasto con gli altri esseri umani continuano a pervadere le menti e gli animi.
Inciti alla collaborazione e alla comunicazione, alla riscoperta e alla comprensione.
E poi?
Insulti chi non lo fa, giudichi chi non segue le regole, urli contro chi fa le cose diversamente da te. Sei arrabbiato con chi è più vicino a te, il compagno o la compagna piuttosto che i genitori.
Come ci si coalizza? Come si lavora insieme se non si riesce ad amare, non il proprio vicino di casa, ma addirittura chi vive con noi in casa?! Ed amare è accettare, comprendere, perdonare, saper dare incondizionatamente.
Non avremo imparato nulla, finché i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni, non saranno di accoglienza ed empatia nei confronti di chi ci sta più vicino, nei confronti della persona che vediamo allo specchio.
Non passerà fino a quando non sarà concesso a tutti di essere umani, di sbagliare e di poterci provare.
Vuoi essere preso per mano tu come tutti gli altri.
Passerà quando, al posto di dare ordini, comunicherai con parole dolci.
Passerà quando, al posto di giudicare, farai azioni consone e darai l’esempio.
Passerà quando, al posto di urlare rabbia contro gli atteggiamenti diversi, comprenderai e prenderai per mano quella persona e la aiuterai a salvarsi con te.
Passerà quando, al posto di forzare, accoglierai e saprai che ognuno ha un proprio tempo per decidere di volersi salvare.
…persino tu.
“PASSA quando i pensieri, le emozioni e le azioni sono coerenti tra loro.” Elena Bonfarnuzzo