CI SEI O CI FAI?

Cambiamento – dal greco “Kambein o Kamptein” “curvare, piegare, girare intorno” – “sostituzione che riguarda in tutto o in parte la sostanza o l’aspetto di qualcosa o di qualcuno”

Per natura l’essere umano tende a desiderare la stabilità e l’equilibrio. L’universo stesso governato dal caos tende all’equilibrio costante, è l’unica cosa realmente nel suo interesse. È tutto un alternarsi di questi cambiamenti che permettono la genesi di nuove cose e l’eliminazione di altre ed in questo il mutamento è l’unica costante.

Allora tu puoi scegliere: subirlo o dirigerlo.

Può piacerti o meno, come il giorno e la notte, una parte ti sarà sempre un po’ meno lieta dell’altra, ma l’uno sarà necessario al tuo vivere per poter vedere e l’altra a poter riposare.

La questione è: hai bisogno di un cambiamento?

Lo vorresti tanto?

Ma tu sai che il tuo corpo te lo sta dicendo che gli serve? Che lo sta subendo e non direzionando?

Se ogni giorno fai queste azioni è il caso che lo ascolti:

  • Ti lamenti per qualcosa (la tua giornata, qualche persona, la tua vita, i tuoi problemi ecc);
  • Ti sacrifichi ogni volta te per gli altri, tu arrivi dopo e loro prima, alla fine della giornata non sei riuscito ad avere un attimo per te;
  • Sei insoddisfatto e frustrato perché le cose non vanno;
  • Nelle tue relazioni (con l’altra persona, al lavoro, in famiglia) i problemi sono sempre gli stessi seppur cambino le persone o i contesti con cui ti confronti;
  • La tua giornata è sempre la solita routine e non c’è mai nulla di nuovo, solo la noia e lo smartellamento di coglioni ti accompagnano come costante.

Puoi passare tutta la giornata “a farci”, vivere questo turbinio senza consapevolezza, continuando in automatico; oppure puoi esserci, dedicarti a sostituire qualche pezzo di questa faccenda e darti l’opportunità di fare meglio.

Ti voglio raccontare che il cambiamento è un processo già insito in te.

Ma ti voglio dire che purtroppo l’unico modo per iniziare è iniziare, quindi preparati.

Tutto sta in “ci sei o ci fai”.

Non puoi dirmi che dal giorno alla notte tu non sei cambiato, perché vuol dire che non hai osservato. Dalla mattina alla sera, cambia la luce, cambia il tuo umore, cambiano le cose che fai, cambiano le persone con cui interagisci, cambia la tua lucidità mentale e persino la tua pancia è più o meno gonfia. Potrei fare un elenco lunghissimo di quanta variabilità ha una giornata, ma il discorso più importante è: ci hai fatto caso (ci sei) o ti sei lasciato sopraffare dalla tua inconsistenza (ci fai)?

Messa così, la tesi è: cambiamo in ogni momento ed il precedente è sempre diverso dal successivo.

Se ci pensi il corpo stesso tende all’omeostasi e può raggiungerla solo attraverso il cambiamento costante dovuto dagli stimoli esterni ed interni, senza di essi, senza questo caos il suo equilibrio e la tua salute non potrebbe esistere.

Ora per smetterla di remare contro il cambiamento ti manca solo sapere che è possibile, difficile ma attuabile.

La tua struttura cerebrale rema a tuo favore, non solo quella fisiologica. La corteccia cerebrale è costituita da 30 miliardi di neuroni, ognuno di questi composto da dendriti e assoni, ognuno dei quali diverso dall’altro. Un dendrite può comunicare con vari neuroni e questo ci porta ad avere milioni di miliardi di sinapsi. Questa variabilità neurale fa si che il numero di circuiti neuronali (ovvero un insieme di sinapsi) è incredibilmente alto e ancora non calcolabile.

Questa capacità si possono usare!

Ora sai di avere tutte le capacità!

Basta volerlo? No, basta iniziare!

Inizia dal comprendere che cambiamento e staticità sono la stessa cosa e sono entrambe parti dell’equilibrio.

Per non subire bisogna esserci!

Osserva la staticità:

  • Fai degli esercizi di presenza;
  • Analizza le tue qualità, quelle sono la tua unica vera sicurezza su cui puoi contare;
  • Fermati e guarda cosa c’è di fermo (sia fermo, sia stagnante) nella tua vita.

Poi impara a direzionare:

  • Il cambiamento è la sostituzione di una parte o del tutto di qualcosa o qualcuno, suddividi in piccoli pezzi e cambiane uno piccolo e procedi con gli altri;
  • Il cambiamento è una curva, impara a fare leva su di essa, non a prenderlo come un ciclo infinito ma come una spinta verso qualcosa, non un continuo girare intorno.

Infine, scegli! Vuoi cambiare? Datti una direzione, un obiettivo. In questo modo hai già iniziato! Senza il desiderio di qualcosa nessuna azione viene compiuta.

Quando avrai nella tua giornata buoni presentimenti per il futuro, una sensazione di maggiore leggerezza e la voglia di metterti in gioco, sappi che il cambiamento sta già avvenendo in te, sappi che tu lo stai già scegliendo e non subendo. Continua così!

Ultimo e non ultimo, devi assolutamente sapere che c’è un metodo facile, per iniziare senza iniziare: si chiama iniziare gli allenamenti di PMT (Program Meditation Training). Questi ultimi allenano le funzioni delle tue sinapsi, aiutano l’omeostasi del tuo corpo ma soprattutto ti rendono capace di essere consapevole che tutto questo accade, in modo che tu possa sfruttarlo a tuo favore.

Comincia!

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